sabato 5 aprile 2008

C'è chi sta male e chi sta peggio

Ci lamentiamo che i prezzi aumentano, che l'inflazione è cresciuta, che è sempre più difficile arrivare a fine mese.

Be', consoliamoci: c'è chi sta peggio di noi. Lo Zimbabwe, per esempio (uno stato africano ma non chiedetemi dove si trova, andatevelo a cercare sull'atlante) ha raggiunto il livello record del 66.000% di inflazione. No, non mi sono sbagliato a scrivere: 66 con tre zeri dopo. Una bottiglia da due litri di latte, per esempio, costa 17mila dollari locali, al cambio 36 sterline, poco più di 45 euro. Roba da ricchi.

A proposito di ricchi. Alitalia naviga ormai verso il fallimento: se Air France-KLM (bontà loro) non cambieranno idea non avremo più una compagnia di bandiera. Il che la dice lunga sul livello di credibilità cui siamo scesi.

Gianfranco Cimoli, dopo avere affossato le Ferrovie dello Stato (ed esserne andato via con un premio di buonuscita di 6 milioni e 700 mila euro), è stato chiamato al vertice di Alitalia e ha pensato bene di ripetersi, ma non ha fatto in tempo a finire l'opera. Ha lasciato prematuramente (per essere più precisi, il governo Prodi lo ha cacciato via) e si è autoattribuito un altro premio di buonuscita più modesto (quasi 3 milioni di euro). Al resto dello sfascio ci hanno pensato i sindacati. Ve li ricordate ancora i tanti scioperi dei piloti e dei controllori di volo? Bene, adesso quegli stessi che prima scioperavano dissennatamente scendono in piazza a supplicare la cordata franco-olandese di ripensarci.

AirOne non è stata nemmeno presa in considerazione.  A questo punto chi mai si prenderà la patata bollente? Nessuno, probabilmente.

E tanto per cambiare nessuno pagherà.

Nessun commento:

Posta un commento