giovedì 30 dicembre 2010

Benvenuta, Galatea

Nel mentre prendo nota, contrito, di quanto fattomi notare a proposito dell'ultimo post (eppure avevo dato un'occhiata in rete, ma evidentemente in modo superficiale) annuncio al mondo, magno cum gaudio, la nascita della piccola Galatea (tre chili e quattrocento grammi), figlia di mia nipote Barbara. Già la scelta del nome dovrebbe far capire come Barbara non sia una persona normale (leggi: nella norma): è estrosa, creativa, variopinta, si potrebbe dire inquieta se poi non avesse in qualche modo un suo forte equilibrio interiore e idee tutto sommato abbastanza precise, finanche un po' estremiste. Ma è comunque persona viva e vitale, e le perdono volentieri la scelta ideologica di diventare vegetariana. Per me l'uomo è un animale carnivoro (anzi, onnivoro) e rinunciare a una parte consistente della propria alimentazione (non considerando il piacere che si perde) mi suona sempre una scelta in qualche modo contro natura. Ma tant'è, ognuno è libero di fare come gli pare.

Benvenuta a Galatea, dunque, nome evocativo quanto mai (Galatea è una ninfa del mare, nella mitologia greca, ed è nota agli enigmisti perché spesso, nei cruciverba, si trova la parola "Aci" definita come "Amò Galatea"). Aci non è l'Automobil Club, ma il suo amante che fece una brutta fine, poverino.

Meglio non si poteva concludere l'anno. Speriamo che il prossimo non ci riservi troppe delusioni (anche se non ci spero molto). L'idea di tornare a votare a metà legislatura mi indigna e mi offende. L'idea di restare con questo branco di incapaci/disonesti/maneggioni/spudorati/bugiardi (gli altri aggettivi aggiungeteli voi) al governo mi indigna e mi offende. Non ho scelta. Non mi rimane che indignarmi e offendermi, qualsiasi cosa succeda. Salvo miracoli, che non sono cosa all'ordine del giorno, anche se il nostro premier si comporta come se fosse Dio.

Consideratemi ateo e buon anno laico a tutti.


venerdì 24 dicembre 2010

Una bella proposta al posto dei soliti auguri

Circola da decenni sotto diverse forme. Pare sia stata trovata nell'antica chiesa di San Paolo, a Baltimora. Datata 1692, anonima, è una sorta di compendio di buon senso e di buone intenzioni. Ma è garbata, tutto sommato ancora attuale, e mi sembra una bella proposta per Natale, al posto dei soliti auguri. Se la conoscete già, perdonatemi.

“Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, e ricorda quanta pace può esserci nel silenzio. Finché è possibile senza doverti abbassare, sii in buoni rapporti con tutte le persone. Di' la verità con calma e chiarezza; e ascolta gli altri, anche i noiosi e gli ignoranti; anche loro hanno una storia da raccontare. Evita le persone volgari ed aggressive; esse opprimono lo spirito. Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgoglio e acredine, perché sempre ci saranno persone più in basso o più in alto di te. Gioisci dei tuoi risultati così come dei tuoi progetti. Conserva l'interesse per il tuo lavoro, per quanto umile; è ciò che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo. Sii prudente nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di tranelli. Ma ciò non acciechi la tua capacità di distinguere la virtù; molte persone lottano per grandi ideali, e dovunque la vita è piena di eroismo. Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti e neppure sii cinico riguardo all'amore; poiché a dispetto di tutte le aridità e disillusioni esso è perenne come l'erba. Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall'età, lasciando con un sorriso sereno le cose della giovinezza. Coltiva la forza dello spirito per difenderti contro l'improvvisa sfortuna. Ma non tormentarti con l'immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine. Al di là di una disciplina morale, sii tranquillo con te stesso. Tu sei figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai diritto ad essere qui. E che ti sia chiaro o no, non vi è dubbio che l'universo ti si stia schiudendo come dovrebbe. Perciò sii in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca, e qualunque siano le tue lotte e le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa confusione della vita. Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati e i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo. Fa' attenzione. Cerca di essere felice”.

Buon Natale a tutti.

martedì 21 dicembre 2010

L'appello di Valentin

Eccolo! Mi mancava. Non so a voi, ma a me è capitato diverse volte di ricevere l'appello di un certo Valentin, giovane russo che soffre il freddo e che chiede la miseria di una stufa per potersi scaldare (naturalmente a domicilio, a spese nostre, un pacco di oltre cento chili fino in Russia!).

Stavolta il nostro ha cambiato sesso e si chiama Elena, ma la sostanza è la stessa. Tradotta alla bell'e meglio con gli strumenti che la rete mette a disposizione, la lettera ripropone la solita pietosa storia.

Il mio nome e` Elena, ho 34 anni e vi scrivo dalla provincia russa. Io lavoro in biblioteca e, dopo il mio lavoro mi ha permesso di utilizzare computer quando e` possibile. Ho trovato alcuni indirizzi su Internet, e ho deciso di scrivere questa lettera.
Ho una figlia di 9 anni, suo padre ci ha abbandonati e ci vivo con mia madre.
Recentlyi mia madre perso posti di lavoro a causa della profonda crisi nella nostra regione e ora la nostra situazione diventata molto dfficult.
Gas ed elettricita` molto costoso e non puo` permettersi di riscaldare la nostra casa piu` con esso.
Inverno e` alle porte e il clima molto freddo gia` nella nostra regione e abbiamo un sacco di neve. Non sappiamo cosa fare e siamo molto paura.
L'unico modo possibile per riscaldare la nostra casa e` quella di utilizzare stufa portatile che con il calore a legna. Abbiamo legno risparmi nella nostra stalla e questa stufa riscaldare la nostra casa tutto l'inverno senza alcun costo per noi.
Purtroppo non possiamo acquistare questa stufa nel nostro mercato locale, perche' il valore di questa stufa e` 8.149 rubli, ed e` molto costoso per noi (equival. di 196 Euro).
Spero che lei ci puo` aiutare. Se avete qualche vecchia stufa portatile, e se non lo si usa piu`, saremo molto grati se e` possibile donare a noi e organizzare il trasporto della stufa a noi (abitiamo a 200 km da Mosca). Questi forni sono diversi, essi sono di solito in ghisa e pesano circa 100 kg.
Da tutto il mio cuore vi auguro un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo. Mi auguro che l'anno nuovo 2011 portera` la felicita`, buona salute e tutti i vostri sogni diventeranno realta`!
Elena.
 
PS: Mi scuso per gli errori in questa lettera, che ho tradotto con Google-traduttore. Ho studiato l'inglese a scuola e vi chiedo di rispondere a me in lingua inglese. 
In questo caso saro` in grado di comprendere e di rispondere voi.
 
L'italiano è anche discreto e, per inciso, la nostra Elena lavora in una biblioteca, proprio come me. Se non altro per solidarietà impiegatizia dovrei aiutarla, non vi pare?
Peccato, credevo fosse la solita ammiratrice e invece è una bufala.

sabato 11 dicembre 2010

Ludopatia

L'Italia sta diventando il paese dei balocchi (anzi, il paese degli allocchi, citando una gustosa parodia che scrisse mio padre tanti anni fa).

Sarà per via del delicato momento economico che stiamo attraversando, sarà per dimenticare i brutti ceffi che ci governano, ma gli italiani stanno perdendo la testa dietro il demone del gioco. Che si tratti di grattare, scommettere, giocare a poker, partecipare a lotterie, infilare monete in una macchina, o anche solo semplicemente votare questo o quel concorso, questo o quel personaggio di un reality, si mette da parte il buon senso e ci si affida alla fortuna, spesso in modo scriteriato. Per molti si tratta di buttar via quei pochi euro e poi la cosa finisce lì, ma per molti altri (più di quanto non si creda) la cosa si trasforma in un'ossessione che li porta a impegnarsi anche la macchina, la casa, la moglie, la stessa dignità, e che alla fine li riduce sul lastrico, magari in mano agli strozzini, a domandarsi come abbiano potuto essere così stupidi.

Questo fenomeno è una vera e propria malattia, e ha un nome, si chiama ludopatia. Ne ha parlato qualche giorno fa in toni piuttosto critici Beppe Grillo, sottolineando l'immoralità di un'operazione voluta e santificata dallo Stato che succhia soldi ai più deboli (in questo assolutamente sulla mia stessa lunghezza d'onda) e citando il caso di un paese del bergamasco, Gromo, il cui sindaco vuole proibire con un'ordinanza l'uso delle macchinette (nella fattispecie le slot-machines) in tutto il territorio comunale.

Perché? Perché c'è chi si gioca tutto lo stipendio o la pensione e poi chiede aiuto ai servizi di assistenza del comune. E così Gromo è diventato, o dovrebbe diventare, il primo comune d'Italia "Game Free".

Un inizio, piccolo ma significativo. Anche se noto con raccapriccio l'aumento dei siti web in cui si può scommettere, giocare a poker (a POKER, vi rendete conto? Ma una volta non era un gioco d'azzardo?), insomma sperperare un sacco di soldi, perché tanto alla fine vince sempre il banco, come si dice. E per quei pochi che ogni tanto hanno successo ce ne sono tantissimi che pagano amaramente.

E purtroppo giocano (ma sulla pelle di tutti gli italiani) anche molti di coloro che sono al governo, impegnati in uno squallido mercato delle vacche, alla caccia dell'ultimo deputato. Per salvare le poltrone, per salvare il potere, i privilegi, l'impunità, in qualche caso per salvare il culo dalla galera.

Ma come abbiamo fatto a scendere così in basso?


giovedì 2 dicembre 2010

Sono arrivato a 64 anni

 Ve lo ricordate quando i Beatles cantavano "When I'm Sixty Four?". Pare sia una canzone che Paul McCartney scrisse quando aveva sedici anni, e che poi è confluita molto tempo dopo nel mitico album Sgt. Pepper.

Be', io ci sono arrivato, a sessantaquattro anni. Lui pure.

Mi ricordo che quando ero più giovane pensavo spesso al fatidico anno 2000. Madonna, mi dicevo, se ci arrivo avrò cinquantaquattro anni, sarò vecchissimo. Fesserie. Non ero vecchissimo nel 2000 e non lo sono oggi. Me la cavo discretamente. Certo, ho qualche acciacchetto, ma la testa funziona ancora, e in fondo è quello che conta di più.

Perciò oggi faccio gli auguri a me stesso, e mi pongo il limite del 2046. Sarebbe bello arrivare al secolo di vita, no? Pensate, con Berlusconi uguale a oggi che si spara tonnellate di Viagra mentre Bersani è morto da tempo di sfinimento.

A proposito, ho ricevuto valanghe di auguri anche tramite il tanto bistrattato Facebook. Grazie a tutti, non dovevate scomodarvi.

Ho ricevuto anche un'altra email del tipo di quella di cui parlavo nel precedente post. Questa è più comprensibile, evidentemente è bastato un solo passaggio col traduttore automatico. Stavolta mi scrive Nataliya. Ecco il testo:

 

Ciao. Perche sei cosi tanto tempo per rispondere a me? 
Spero ti ricordi di me. Questo Nataliya! 
Ci siamo incontrati in estate. Io a lungo non ha potuto scrivere perche
un sacco di lavoro. Ma ora ho un sacco di tempo libero) Ho molta voglia
di continuare la nostra corrispondenza. Ci siamo incontrati su un sito
di incontri. Dovete mantenere il mio indirizzo email? Ecco il mio e-mai:
(omissis).
Si prega di scrivere a questo indirizzo e-mail, e posso inviare le mie
foto. Spero ti ricordi di me) Aspetto la vostra risposta. Nataliya!
 
Inutile dire che non l'ho mai conosciuta. Vabbe', si vede che ancora piaccio alle donne!
E la cosa bella è che l'indirizzo email ha come estensione com.tw. Viene da Taiwan (almeno credo). Che sia uno scherzo di Francesco?