Be', c'è qualcuno che la pensa come me.
"Ma
come non renderci conto che noi cittadini comuni stiamo divenendo sempre più
SERVI? L'individuo è sempre più preda di oligarchie politiche, burocratiche,
sindacali, poliziesche e giudiziarie che celano le loro identità dietro un
espediente linguistico: si fanno chiamare STATO."
E
ancora:
"Negli
ultimi decenni, al Molock statale se ne è sovrapposto un altro ad esso sovraordinato
e, se possibile, ancor più invasivo e dispotico: quella legione di politici e
alti burocrati, a cui un nostro infantile istinto gregario ha affidato il
compito di disciplinare minuziosamente la nostra vita. Un mostro che si fa
chiamare Unione Europea."
E
per concludere:
"È
così che pian piano stiamo perdendo la libertà di scegliere alimenti,
abbigliamento, emozioni, piaceri, rischi… e come scimmie ammaestrate obbediamo
ai comandi dei nostri Guardiani platonici, i quali ci prescrivono la loro
euro-eu-dietetica, euro-eu-genetica, euro-eu-estetica, euro-eu-etica,
euro-eu-erotica… Ci sarà richiesto l'esame di abilitazione per vivere, ci
imporranno corsi di specializzazione per alimentarci, per fare l'amore…"
Non
l'ha scritto un grande filosofo, un grande pensatore, ma un perfetto
sconosciuto, almeno al di fuori degli angusti limiti della città di Macerata.
Si chiama Aldo Canovari, ed è il responsabile di una piccola, ma agguerrita,
casa editrice locale: Liberilibri (http://www.liberilibri.it/), che da anni
pubblica testi sul libero pensiero, o se preferite sul pensiero libertario. Vi
consiglio di dare un'occhiata al suo catalogo.
In
effetti sono sempre stato un liberale, anzi per dirla all'inglese (che suona
anche più chic), un "liberal", che da noi quella parola si è
inflazionata e ha finito col perdere buona parte del suo significato
originario, così come la parola "libertà", da tempo calpestata da un
personaggio di cui non faccio il nome che ha pensato bene di inserirla nel nome
del partito da lui creato.
Guardate com'è ridotta l'Italia, e guardate com'è cresciuta l'Europa. Io non mi
riconosco in nessuna delle due, la prima per via dell'avvilente pochezza
dell'attuale classe politica, la seconda perché è stata creata in laboratorio,
nostro malgrado, e non assomiglia per niente all'idea di "patria
comune" che ognuno di noi forse aveva in mente. Tutti, prima o poi,
passeranno dentro il tritacarne di Bruxelles e piangeranno lacrime amare. Siamo
proprio sicuri che non si stava meglio prima?
Aridatece la lira!