mercoledì 30 novembre 2005

La Pasta del Capitano

Tutti, immagino, conoscete la Pasta del Capitano, il dentifricio. Io credevo che fosse un personaggio di fantasia, un po' come Capitan Findus, e invece ho scoperto che quel signore con i baffoni ritratto nel tubetto non solo è esistito per davvero, ma era marchigiano, nato a un tiro di schioppo da dove abito. A Petriolo, per la precisione, un paesino dell'entroterra maceratese.           

Al capitano Clemente Ciccarelli, infatti, si deve l'invenzione di una pasta dentifricia alla moda inglese (prima si usavano dentifrici in polvere, e prima ancora in cenere, brrrrrr). Siamo a cavallo fra ottocento e novecento, più o meno.    
Devo l'informazione a una studentessa di Petriolo che mi ha informato dell'esistenza in paese di una via intestata al suddetto capitano.          
In seguito ho fatto qualche ricerca e ho scoperto un curioso sito web nel quale si parla di fatti strani che i libri di storia non ci raccontano e altre amenità (http://www.sesamo.it/rubriche/insolitastoria/capitano12.htm).
E' proprio vero, la rete è un immenso serbatoio in cui si trova di tutto e di più. Anche il superfluo e l'inutile. Per fortuna.

martedì 29 novembre 2005

La Chiesa e il limbo

 Pare che la chiesa cattolica voglia togliersi da torno quell'imbarazzante concetto teologico chiamato "limbo". Né inferno né paradiso, e nemmeno purgatorio, ci vanno a finire i bambini che muoiono prima del battesimo. Cosa che mi è sempre sembrata sommamente ingiusta, perché che colpa ne hanno loro, poverini, se nessuno li ha battezzati? Non a caso limbo e' diventato sinonimo di non-luogo, qualcosa che c'è ma non si sa dove sta. E da cui non si può andare in nessun'altra parte.

Ma tant'è, Giovanni Paolo II aveva già avviato le pratiche, diciamo così, per eliminare questo non-luogo, sostenendo che Dio, nella sua infinita bontà, si fa carico di questo contenzioso provvedendo a sistemare i bambini in un luogo più consono. Non dimentichiamo, non solo quelli che nascono in paesi di fede cattolica, ma anche quelli che nascono in paesi dove vigono altre religioni o credenze. Magari anche quelli extraterrestri. Si parla dunque di milioni, forse miliardi, di bambini.
Adesso si riunisce un'apposita commissione cardinalizia per decidere che fare del limbo. Perché, insomma, per secoli c'è stato e non si può spazzarlo via con un colpo di spugna. Occorrerà trovare un elegante cavillo dottrinale che salvi capra e cavoli.    
Certo che spostare dal limbo al paradiso (se così sarà) i bambini dell'Africa che muore di fame non sarà per loro, e per le loro famiglie, una grande consolazione. Sempre morti saranno. Forse sarebbe meglio trovare il modo per farli campare (o magari per non farli nascere affatto). 

lunedì 28 novembre 2005

Sto per diventare suocero...

Sto per diventare suocero di una nuora taiwanese, che in Italia si fa chiamare Rose. E' una cosa che non capita a tutti... pensate alla banalità di avere una nuora di Pizzighettone o di Centobuchi, con tutto il rispetto per queste località.          

Infatti mio figlio Francesco ha pensato bene di trasferirsi dall'altra parte del mondo, a Taiwan appunto, e di mettere su famiglia proprio nell'isola che molti forse conoscono come Formosa. Un lembo di Cina orgoglioso della sua autonomia e della sua operosità (quante volte avete letto su un prodotto la mitica scritta "made in Taiwan"?).     
Bene, spero che questo matrimonio interculturale e interrazziale si riveli felice e duraturo. Quanto a me, mi aspetto prima o poi dei nipotini italo-taiwanesi, augurandomi che prendano il meglio dall'una e dall'altra razza.           
Ne sarebbe stata felice anche mia moglie, che ha pensato bene di andarsene per sempre qualche mese fa. Ti abbraccio, Maria Luisa, dovunque tu sia. Ti porto sempre con me.