lunedì 28 aprile 2008

Dov'è tutta questa crisi?

Questo weekend sono stato a Roma per festeggiare il compleanno di  mia madre (84 anni portati bene, del resto viene da una famiglia di persone molto longeve. Spero di aver preso da lei...)

Venerdì 25 verso mezzogiorno, imboccata a Orte l'A1, direzione Roma, ho notato subito che nell'altra carreggiata (quella diretta verso nord) c'era una bella fila di veicoli. Proseguendo senza praticamente incontrare traffico continuavo a guardare verso sinistra e la fila era sempre lì, con le auto incolonnate che procedevano lentamente e ogni tanto si fermavano. Giunto a Roma Nord ho visto che il casello continuava a vomitare automobili. Anche tutto il tratto da Roma Nord al Grande Raccordo Anulare era un serpentone ininterrotto di macchine. E una piccola fila c'era anche lungo la Salaria, in prossimità dell'imbocco del GRA.

In totale oltre 60 chilometri di fila sotto un sole che già cominciava a farsi sentire. E mi risulta che anche in altre zone di Roma ci fossero problemi analoghi di traffico intenso in uscita dalla città.
In tutto questo c'è qualcosa che non mi quadra. Già mi sembra strano che all'ora di pranzo di un giorno di festa i gitanti (giornalieri o meno) siano ancora in fila quando avrebbero già dovuto raggiungere le loro mete, ma si sa, la gente se la prende comoda e magari molti avranno pensato di trovare meno traffico a quell'ora senza sapere che anche molti altri hanno pensato la stessa cosa.
Ma soprattutto questa periodica ondata migratoria significa gente che spende in benzina, in pedaggio, in alberghi, trattorie, autogrill, agriturismi e acquisti vari. E allora dov'è tutta questa crisi di cui si parla? Dove sono quelli che non riescono ad arrivare a fine mese? Come mai le trattorie sono tutte piene e bisogna prenotare per trovare un posto?

Forse viaggiano solo i ricchi? E i poveri rimangono in città ad accontentarsi dei parchi e dei giardinetti? O siamo semplicemente un popolo di bugiardi e di piagnoni?

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