giovedì 29 settembre 2011

Il mitico 29 settembre

Eccoci di nuovo al mitico 29 settembre. Stagione irripetibile, quella, almeno dal punto di vista musicale. Oggi compie gli anni il nostro presidente del consiglio (rigorosamente minuscolo, perché ha davvero spianato al suolo la dignità dell'istituzione) e la mia amica Maria Teresa, di cui non rivelo gli anni ma che da sempre ne dimostra molti meno di quelli che ha. Un po' come succede a tutte le donne, che sembrano non invecchiare mai. O magari siamo noi ometti che per galanteria le aduliamo.

Buffa, questa storia dell'età. Tutti si affannano a nasconderla, a sembrare più giovani, a ingannare se stessi e gli altri. Sono stati inventati i prodotti più improbabili per ringiovanire (almeno all'apparenza): creme, miscugli, lozioni, pillole, sciroppi, pomate, cosmetici, bibitoni e porcherie varie che promettono miracoli, ma che in realtà ingrassano chi li produce. Il mito dell'eterna giovinezza non muore mai.

Ma perché non accettare semplicemente l'età che si ha?  A ben pensarci questa ossessione ha anche le sue controindicazioni. Pensate per un attimo alle donne che si tingono i capelli. In genere cominciano appena si accorgono che stanno imbiancando, e poi vanno avanti per anni, per decenni, mostrando un'immagine fasulla di se stesse, e alla quale pian piano si abituano anche loro. Ma non potranno continuare in eterno. Non potranno, diciamo a settanta, ottant'anni, presentarsi con i capelli nerissimi, o biondissimi. E quel momento sarà impietoso, per loro, perché si ritroveranno all'improvviso a dover sostenere l'impatto di una realtà che hanno sempre negato. Si vedranno canute e invecchiate, e per loro sarà uno shock.

Ma tant'è, ognuno fa quello che gli pare. Io accetto tranquillamente i miei quasi sessantacinque anni vissuti decorosamente, e non mi vergogno a mostrarmi come sono. Tra l'altro fra poco più di un anno dovrei andare in pensione e spero di non fare come Fantozzi che alla fine paga lui la ditta pur di tornare a lavorare.

Essere, non sembrare, questo è il segreto.

martedì 6 settembre 2011

Un po' di tempo con Lolo

Settembre è arrivato e non me ne sono nemmeno accorto. Come tutti gli anni aspetto con ansia l'estate, che poi arriva e vola via, lasciandomi la sensazione che il tempo cammini a differenti velocità. Corre quando si sta bene, non passa mai quando si sta male. La scoperta dell'acqua calda.

Lolo sta crescendo e io colgo solo frammenti della sua crescita. Bambino tosto, di carattere, sembra vivere un momento in cui troppe informazioni lo aggrediscono e lui fatica a elaborarle. Lingua compresa. Comunque, dopo un po' di giorni che stavamo insieme già il suo italiano era migliorato, anche se la sua tendenza è sempre quella di pensare in cinese, com'è logico che sia, vivendo prevalentemente in un luogo a lingua cinese. L'italiano verrà dopo. In questo momento sta attraversando la fase dei perché, a molti dei quali non è facile dare una risposta, come sapranno bene tutti coloro che hanno avuto figli. L'importante tuttavia è seguirlo, e in questo Francesco è bravissimo, così come Rose.

Che dire? E' partito da quattro giorni e già ne sento la mancanza, anche se ha messo a dura prova le mie poche energie di nonno. Corrergli appresso è stata una fatica improba, ma parlarci è stata un'esperienza affascinante, quasi una scoperta. Diciamo che questo è l'unico vantaggio di avere un nipote lontano: quando lo vedo devo sempre riprendere i fili di un rapporto interrotto, e non potendo contare sulla frequentazione continuata è come se ogni volta fosse tutto nuovo. Bello e stimolante.
Non so quando lo rivedrò: ci sono programmi confusi per l'anno prossimo. Magari su Skype ogni tanto. Non è il massimo, ma devo accontentarmi. Perché una cosa è certa: Lolo è un nipote da seguire.