A volte ritornano. Nel mio caso, spesso.
Stavolta, grazie a Facebook, è riemerso dalle ombre del passato il mio amico Paul Harrison. Chi è Paul Harrison? Be', chi era, sarebbe meglio chiedersi, visto che stiamo parlando di quasi 42 anni fa. Era la fine di agosto, o forse l'inizio di settembre, del 1970 e io me ne stavo tornando in Italia dalla terra di Albione a bordo della mia 500. Ero stato lì per circa un mese e mezzo a preparare la mia tesi di laurea su Thomas Lovell Beddoes (chi era costui? Un poeta romantico misconosciuto che ha scritto cose stupende) e mi trovavo al porto di Dover in attesa di imbarcarmi sul traghetto per il Belgio. A un certo punto mi si avvicina un ragazzo, Paul appunto, che mi chiede di salire in macchina, altrimenti non può imbarcarsi. Gli dico di sì. Ci mettiamo a chiacchierare e mi spiega che sta andando a una parata di palloni aerostatici, proprio in Belgio.
Per farla breve attraversiamo la Manica, sbarchiamo nel continente e procediamo verso sud. Giunti al punto in cui lui doveva scendere mi dice: "Ho cambiato idea. Vengo con te fino in Italia." Ne sono ben felice, così non devo fare tutto quel lungo viaggio da solo.
Era fatto così, Paul. Un entusiasta, un ragazzo pieno di risorse e di iniziative. Se aveva voglia di fare una cosa, prendeva e partiva. Non conosceva una parola di italiano, solo un po' di francese, che qualche volta confondeva con la nostra lingua. Siamo stati tre giorni insieme attraverso il Belgio, la Germania, la Svizzera e un pezzetto di Italia. Abbiamo condiviso un'esperienza bellissima, dormito e mangiato dove capitava, rubato mele, chiacchierato tanto. Giunti a Como è sceso, diretto non ricordo dove.
Non è finita qui. Me lo sono ritrovato a Roma nel 1975, dove è stato ospite mio e di Maria Luisa (eravamo sposati da poco e abitavano in un casa grande quanto una scatola di fiammiferi). E poi me lo sono ritrovato a Pavia qualche anno dopo, con Francesco piccolissimo e lui giunto a bordo di un furgone Volkswagen (mi pare). Mi raccontò che aveva in programma una crociera nel Mediterraneo a bordo di una qualche imbarcazione.
Dopo non l'ho sentito più. Recentemente l'ho cercato più volte, ma di Paul Harrison è piena la rete e non sapevo quale fosse quello giusto. E' finita che mi ha trovato lui. E a occhio di sembra lo stesso di tanti anni fa, ancora sportivo, in movimento, vitale e molto british.
Hi Paul, it's great to hear again from you!
Lo detestavi tanto, ma alla fine FB a qualcosa serve :)
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