martedì 22 gennaio 2008

Il discorso annullato del Papa alla Sapienza

Nel mio precedente post ho accennato un po' di sfuggita all'invadenza di un capo di stato straniero. Inutile fare nomi, si capisce benissimo a chi mi riferivo. Adesso che è passata la buriana (come si dice a Roma), proviamo un po' a mettere qualche puntino sulle i.

Premetto che sono un liberal nel senso più lato del termine (come in effetti non ce ne sono in Italia, ma solo nei paesi anglosassoni). Pannella è stato per anni uno dei miei numi tutelari. Libertà per tutti nei limiti in cui essa non va a colpire la libertà di qualcun altro. Dunque anche libertà di parola e di espressione in senso quasi voltairiano. Ergo il papa aveva tutto il diritto di parlare alla Sapienza in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico. Altrettanta libertà, però, avevano i suoi contestatori di esprimere il loro dissenso, prima durante e dopo. Avremmo assistito a una cerimonia blindata, magari, sarebbe volata qualche parolaccia (del resto è già successo in altre occasioni anche allo stesso Wojtila) e tutto sarebbe finito lì.

Invece il nostro pastore tedesco (che bella definizione, devo darne atto a... non ricordo più se al Manifesto o a Liberazione) ha preferito annullare il tutto, e così si è scatenato il putiferio che sappiamo, con una quasi unanime riprovazione perché si è impedito al papa di parlare.
Ma questo non è vero, era stato invitato ed è stato lui a declinare l'invito, per motivi che con qualche malizia potrei definire di convenienza. E' riuscito infatti a passare per vittima, per di più facendosi bello con la scusa che ha voluto evitare disordini e incidenti. E così lui guadagna credito e gli italiani fanno la figura dei beceri irrispettosi. E intanto ricomincia il martellamento sulla legge 194. E' di ieri l'intervento di Bagnasco, e altri ne seguiranno. Con un governo così debole, perennemente sull'orlo dello sfacelo, e che ha al suo interno una presenza cattolica sempre forte, a dispetto del suo supposto orientamento laico e di sinistra, aspettiamoci momenti difficili sul piano dei diritti civili.
Ma la cosa più bella è stata la reazione di Radio Maria. La conoscete? E' un'emittente radiofonica di ispirazione cattolicissima, direi integralista, l'unica che si riesce a prendere sempre in tutta Italia, a momenti anche sotto le gallerie. Io ogni tanto la ascolto e in particolare mi diverto a sentire Padre Livio, un imbonitore d'altri tempi. Ebbene questo signore non si è fatto scrupolo di rivelarci che fra gli studenti contestatori ci sono degli aderenti a gruppi satanici, espressione del demonio che vuole distruggere la chiesa, il suo papa e i suoi preti. Gente che puzza di zolfo ed emette il fumo dell'inferno. Non ci credete? Andate su YouTube e sentite con le vostre orecchie (http://it.youtube.com/watch?v=Va533YjJ84I).
Però attenzione, prima di scoppiare a ridere. C'è un sacco di gente che queste cose le prende sul serio, purtroppo.

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