lunedì 19 dicembre 2005

Tartufi parte seconda

Tartufi, parte seconda.          

Sabato è venuto un tecnico dell'Associazione tartuficoltori ad analizzare il mio terreno. Pare che sia più che idoneo per impiantare una tartufaia. Che poi consiste nella messa a dimora di un certo numero di piante (nel mio caso noccioli) con le spore del tartufo già impiantate nelle radici. Dopo quattro o cinque anni si ha il primo raccolto, e così via ogni anno a seguire. Secondo lui l'investimento iniziale si recupera già con il primo raccolto, e dopo è solo guadagno. L'Associazione si impegna ad acquistarli, se voglio venderli, alle quotazioni di mercato. Che non sono quelle dei bruscolini.
Morale della favola, ho accettato. Mi è sembrata una offerta seria, con sufficienti garanzie. Tanto quel pezzo di terra era inutilizzato. Verranno a portarmi 96 piantine di nocciolo, sotto le quali cresceranno tartufi: non quelli neri pregiati, ma sempre roba che costa un fracco di soldi quando la vai a comprare. Se funziona, è una forma d'investimento assai più redditizia di qualsiasi titolo azionario, obbligazione, buono fruttifero o qualsivoglia altro similare marchingegno fruttasoldi. Se non funziona avrò fatto la figura del coglione. Una volta in più nella vita, che cambia?

Nessun commento:

Posta un commento