venerdì 23 dicembre 2011

A Natale sono tutti più buoni. Io no.
Sono buono tutto l'anno, dunque non ho motivo di cambiare a Natale. Anzi, mi incazzo perché vedo tante banalità, tante ipocrisie, tanti sprechi. La gente si affanna a comprare di tutto, si riempie il frigorifero perché non si sa mai, metti che dovesse mancare l'uva sulla tavola (l'uva? In pieno inverno?). Non ha soldi per fare grandi acquisti ma al regalo non si può rinunciare, è un obbligo (sennò che figura ci faccio?), e così si precipita in quei tristi mercatini dove però tutto costa poco (e vale anche poco).
Oggi sono andato a fare un po' di spesa (be', anch'io devo mangiare, ogni tanto): guardo nel banco frutta del supermercato (non il solito Eurospin, però, perché lì non sempre trovo tutto quello che cerco, ma al mitico Villa Shop) e che ti vedo? Quei meravigliosi, succulenti mandarini cinesi dei quali mi abbuffo ogni volta che vado a Taiwan. Si mangiano con tutta la buccia e io li adoro. Prezzo, per un cestino da 200 grammi? Quasi cinque euro. Li ho lasciati lì, sia pure con un certo rammarico. Ci sono delle cose che mi rifiuto di acquistare perché trovo il prezzo eccessivo. Ok, magari i mandarinetti vengono dalla Cina e ci sta che siano un po' cari, ma farmi fregare in nome della (pretesa) qualità o del fatto che "è la tradizione", no grazie.
Per fare un altro esempio: in un supermercatino dove ogni tanto prendo al volo cose che mi servono lì per lì vendono da mesi un prosciutto spagnolo che costa la bellezza di 57,40 euro al chilo! Avete capito bene, più delle vecchie centomila lire. Ora io mi dico, ma ci sono tanti prosciutti meravigliosi in Italia, a cominciare dal Parma, che costano la metà e anche di meno. Lo stesso Culatello di Zibello, che piace tanto a Francesco e Rose, non arriva nemmeno lontanamente a quella cifra. E allora perché devo svenarmi per un qualsiasi prosciutto spagnolo? Però la mia amica commessa dice che si vende. Valli a capire, gli italiani, sempre a piangere e poi con le mani bucate.
E allora quest'anno niente auguri di buon Natale a nessuno, e che la Befana porti tanto carbone a tutti.
Vabbe', esclusi quelli a cui voglio bene...

1 commento:

  1. "Chilometri zero" e' piu' facile a dirsi che a farsi, pero' l'Italia e' cosi' fortunata a poter produrre di tutto, e noi spesso non ce ne rendiamo conto!! Guarda l'Inghilterra, dove al massimo si producono patate e quasi tutto si importa dal "continente"...

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