sabato 10 ottobre 2009

Prescrizione per Berlusconi

A pensarci bene era quasi inevitabile.

Se l'articolo 3 della Costituzione afferma che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla giustizia, non si capisce per quale motivo ce ne debbano essere alcuni (quattro, per la precisione) che vengono sottratti a questa norma. L'idea che i nostri uomini politici (anche se si tratta delle più alte cariche dello stato) possano in qualche modo godere di una sorta di impunità/immunità per eventuali reati da loro commessi è semplicemente aberrante. Anzi, da loro ci si aspetta che siano specchi di virtù, esempi per tutti coloro che essi governano, anzi dai quali hanno ricevuto il mandato a governare.
In un paese civile sarebbe così. In un paese civile non ci sarebbero nemmeno imputati o addirittura condannati in via definitiva nelle aule di Montecitorio e di Palazzo Madama. In un paese civile non ci sarebbe posto al governo per un uomo che ha subito un'infinità di processi per i reati più vari, quasi tutti conclusi per sovvenuta prescrizione. A mio modo di vedere una prescrizione non equivale a una dichiarazione di innocenza. Il dubbio rimane perché non c'è stata una sentenza in fatto di colpevolezza o meno, ma solo la scappatoia di un cavillo legale. Tra l'altro qualcuno mi deve spiegare come si concilia l'idea stessa della prescrizione in un paese come l'Italia nel quale i processi hanno tempi biblici e chi ha i soldi per pagarsi dei buoni avvocati (200 milioni di euro, ha speso in vertenze legali il nostro cavaliere senza macchia e senza paura per sua stessa ammissione) trova sempre il modo per cavarsela. Il suo galoppino Ghedini ha affermato che sono già al lavoro per mettere i bastoni fra le ruote alla giustizia nei due processi che improvvisamente si sono riaperti. Tutto legale, per carità, le leggi lo consentono. Intanto quasi un anno e mezzo lo hanno già guadagnato.
Be', che dire? Una cosa è certa. Per me uno che si salva il culo grazie ai cavilli giuridici non è innocente. Ma forse il cavaliere sta incominciando a pensare che non gli andrà sempre tutto liscio e che a furia di fare il furbo troverà prima o poi qualcuno più furbo di lui che lo concerà per le feste. Non si spiegherebbero altrimenti le sue reazioni sgangherate alla bocciatura del Lodo Alfano, gli insulti rivolti a questo e a quello e le sue patetiche esibizioni di machismo alla Chuck Norris.
Il problema casomai è che purtroppo in Italia non esiste una valida alternativa politica. Buttiamo giù dalla torre Berlusconi e poi che facciamo? Ma questa è un'altra storia.

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