lunedì 6 ottobre 2008

Che fine ha fatto la Roma?

Che fine ha fatto la bella Roma di Spalletti? Quella squadra sbarazzina che giocava per il gusto di giocare e che sembrava avere detto di no al grigiore di un calcio esasperatamente tatticista e sparagnino? Quella squadra che per un paio d'anni ha dato spettacolo sui campi di mezza Europa?

Boh, me lo domando ormai da oltre un mese, dopo avere assistito sgomento a una serie di prestazioni scialbe, per di più con squadre che davvero non brillavano per qualità. E anche le vittorie non mi hanno dato la soddisfazione che provavo una volta.
Per dirla in poche parole, non mi diverto più a vedere giocare la squadra.
Certo, contano assenze pesanti, a cominciare da quella di capitan Totti, ma è una giustificazione fino a un certo punto, perché in altre occasioni, anche in situazioni di emergenza, la squadra ha sempre (o quasi) risposto sul campo nel migliore dei modi, sopperendo con l'impegno e la qualità dei sostituti, e potendo comunque sempre contare su un modulo di gioco che garantiva se non altro bel gioco e situazioni interessanti.

Invece la squadra quest'anno è spenta, come se improvvisamente fosse andata via la luce, e lo è ormai da diverse settimane. Anche prima capitava qualche capitombolo, qualche brutta figura, ma poi c'era sempre una reazione, e la luce tornava. Se pensiamo che l'anno scorso, su 38 partite, la Roma ne ha perse solo quattro, e che quest'anno è già a tre dopo appena sei giornate...
Fine di un ciclo? Speriamo di no, perché un altro Spalletti non lo si trova dietro l'angolo. Ha già fatto miracoli e forse non gli si può chiedere di più. Comunque lo capiremo tra poco. Se il gioco continua a latitare oltre un certo periodo di tempo, allora si deve parlare di crisi. Già un bel banco di prova ci aspetta fra due settimane, quando all'Olimpico scenderà la corazzata l'Inter, e la Roma dovrà affrontarla senza Panucci e Mexes. Ma forse con Totti.

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