martedì 24 giugno 2008

La mia vecchia fiamma Emanuela

Vi ho già parlato della mia vecchia fidanzata che mi ha rintracciato tramite Internet. Con lei siamo in comunicazione da ormai diversi anni, e ci siamo anche rivisti, toccando con mano che gli anni passati non sono bruscolini, ma che dentro siamo rimasti (quasi) gli stessi.

Ebbene, un'altra mia vecchia fiamma si è rimessa in contatto con me: Emanuela detta un tempo Lilli. Non vuole che faccia il suo cognome, né comunque lo avrei fatto, perché sono un gentiluomo, ma mi ha autorizzato per iscritto a parlare anche di lei.

Qualcuno potrà domandarsi, con un po' di malignità, quante fiamme possa aver mai avuto il sottoscritto. Poche, ci tengo a dirlo: non sono mai stato uno sciupafemmine, anzi casomai sono loro che hanno sciupato me.

Emanuela detta Lilli è stata un'affettuosa amicizia quando ancora nemmeno sapevo che cosa significasse l'amore.  Ero poco più che un'adolescente, sulla soglia di quell'età difficile in cui ti aspetti chissà che dalla vita, ma ti sembra di non avere le palle per affrontarla. Complice un'estate al mare e la musica dei Beatles, che a me sulle prime non piacevano ma che lei mi insegnò ad apprezzare, ci fu tra noi una breve, tenera storia d'amore. Poi ognuno per la sua strada.
Me la ricordo come una ragazza un po' pazzerella (e lei sostiene di esserlo ancora), piena di entusiasmo genuino per la vita, fresca e pulita come un petalo di rosa appena sbocciata.
A quanto pare sa tutto di me. Ha letto il mio blog e mi ha anche lasciato qualche messaggio, firmandosi con un nick che io non conoscevo. Io invece non so quasi niente di lei, se non che è sposata, ha due figli e vive anche lei fuori città con un numero imprecisato di cani e di gatti. E che fa il bioarchitetto.

Il resto me lo racconterà piano piano. E così i pezzi della mia vita si ricompongono, come un puzzle. Manca solo che si rifacciano vivi i miei amici d'infanzia. E non è detto che qualcuno non lo faccia, prima o poi.

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