giovedì 5 giugno 2008

I romanzi di Lansdale

Mentre il padreterno continua ad affogarci di pioggia, io passo spesso il tempo a tradurre.

Non vi ho mai parlato della mia attività di traduttore (seconda solo a quella di bibliotecario) per troppa modestia, ma ormai dura da oltre trent'anni, nel corso dei quali ho tradotto quasi sempre fantascienza. Non tantissimo, diciamo una cinquantina di romanzi e un duecento racconti, ma sempre con grande piacere.

Tradurre è a suo modo una forma di creazione, e se ci pensate bene senza i traduttori nessuno (o quasi) avrebbe mai potuto leggere, potrebbe leggere o leggerà la grande maggioranza dei libri pubblicati. Tutti, cioè, meno quelli scritti in italiano. E così quando leggete un libro di un autore straniero, fate un pensierino a colui che vi ha reso possibile la lettura.

Detto questo, doverosamente per una categoria in genere ignorata, aggiungo che ho appena finito di tradurre un romanzo di Joe Lansdale. E' uno scrittore americano (anzi texano, come Bush, ma con idee per fortuna diverse dalle sue) che scrive mescolando i generi. E non generi alti, si badi bene, ma i più popolari, i più trash, i più spazzatura che si possa immaginare: horror, western, fantastico, giallo, noir, avventura. Mescola tutto e ne viene fuori un prodotto che... be', dovete leggerlo per capire.
E' uno spasso. Tanto per rendervi l'idea, vi cito un pezzetto da quella che forse è la sua opera più famosa: la trilogia del Drive In. Si svolge in gran parte all'interno di un grande cinema all'aperto americano (anzi texano) dove ai protagonisti ne succedono di tutti i colori.
Ecco l'incipit (più o meno) del secondo romanzo: Un giorno, d'improvviso, uno si trova ad aver finito le scuole superiori, felice come un bruco nella cacca; si sveglia con l'uccello duro, passa le giornate seduto con le mutande macchiate di piscia e i piedi appoggiati sopra la bocchetta del condizionatore, con l'aria fredda che gli soffia sulle palle, e la prima cosa che gli succede è che viene crocifisso. (Il perché lo scopriremo in seguito).

Riuscite a immaginare una descrizione più vivida di un adolescente americano (anzi texano) nella sua prima estate da ex studente? Ecco, Lansdale è quasi sempre così: irriverente, sboccato, pieno di paragoni fantasiosi, nudo e crudo nella sua prosa essenziale, pieno di idee e sempre pronto a rimescolare le carte in tavola. Diciamo che è per la letteratura ciò che Quentin Tarantino è per il cinema. Nel romanzo che ho appena finito di tradurre, per esempio, che si chiama Zeppelins West e non so che titolo avrà in italiano, ritroviamo tutti insieme personaggi come Buffalo Bill, Wild Bill Hickock, Toro Seduto, Il capitano Nemo con il suo Nautilus e il dottor Moreau con le sue bestie (questi ultimi due sotto mentite spoglie), e poi ancora la creatura di Frankenstein, l'Uomo di latta del Mago di Oz, Dracula il vampiro e forse me ne scordo qualcuno. E' un pastiche incredibile e grottesco, ma godibilissimo. Letteratura popolare, appunto, ma della più bell'acqua.
In quello che ho tradotto un paio di mesi fa (dovrebbe chiamarsi La morte ci segue, o qualcosa del genere, e credo sia già stato pubblicato) c'era addirittura una cittadina del West messa a ferro e fuoco da un'orda di zombies. Sangue, sbudellamenti e sparatorie a tutto spiano.
Per la cronaca, i romanzi di Lansdale sono pubblicati da Einaudi e da Fanucci (il mio editore).

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