lunedì 30 gennaio 2006

Fra pochi giorni diventerò suocero...

E così ci siamo. Come ho scritto nel mio primo post, fra pochi giorni diventerò ufficialmente suocero di una nuora taiwanese, la dolcissima Rose, che a vederla sembra dover volare via alla brezza più leggera, ma è invece "salda come roccia che non cede all'infuriar dei venti" (citazione letteraria approssimativa). Così come i suoi connazionali, gente senza fronzoli che si rimbocca le maniche e lavora sempre. Orario di lavoro? E' roba che si mangia? Sindacati? Chi li conosce? Ferie? Mai sentite nominare. O giù di lì. Altra gente, altro mondo. 

Nel quale si è catapultato con entusiasmo Francesco, mio figlio, che ormai ha rinunciato per sempre alla sua bella Italia e si comporta come un taiwanese doc. Tutto questo per dire che, naturalmente, ci sarò anch'io. Parto giovedì per quella piccola fetta di Cina, dove arriverò dopo circa 17 (diconsi 17) ore di volo, senza fumare, senza dormire, senza vedere un cacchio dal finestrino. Ma tant'è, per un figlio si fa questo ed altro.

E così, dopo una settimana che preparo la mia valigia, aggiungendo qualcosa ogni giorno, credo ormai di essere pronto all'avventura. Sarà comunque un'esperienza, e magari tornerò con il mal d'Asia, chissà. Di certo tornerò con qualcosa "made in Taiwan", foss'anche solo una stecca di sigarette, perché laggiù costano molto di meno. E già lo so, quando mi ritroverò ad assistere al teatrino Berlusconi/Prodi mi verrà subito voglia di ripartire per quei lidi.

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