mercoledì 25 gennaio 2006

Assenza prolungata

Riemergo dopo una ventina di giorni dal mio lungo sonno, non voluto. Il "piccolo problema" si è rivelato meno piccolo del previsto, e mi ritrovo adesso con un altro PC e una montagna di arretrato sul lavoro. Ma tant'è, per il momento mi basta rassicurare i miei cinquanta lettori che sono ancora vivo e vegeto, alive and kicking, come dicono gli americani, che Dio li abbia sempre in gloria.

Ho scoperto che l'astinenza da connessione informatica è una brutta malattia. Ti sembra di essere tagliato fuori dal mondo, anzi ti sembra che il mondo vada avanti senza di te. Cosa che comunque il mondo fa sempre, visto che di te non gliene frega più di tanto, ma insomma, esserci è un po' come illudersi di corrergli appresso, se lo perdi alla prima stazione puoi forse raggiungerlo alla successiva.
Fa freddo, da queste parti. Non come in Russia, che dev'essere il paese più sfigato del mondo. E' talmente grande che ci vuole una montagna di gas per scaldarla tutta. A me un bombolone di GPL basta sì e no per un mese, e comunque sento freddo lo stesso. Invidio i miei gatti, che si mettono a dormire tutti ammucchiati l'uno sull'altro. Loro sì che hanno capito tutto della vita. Una volta o l'altra vi parlerò della differenza che c'è fra cani e gatti, e della differenza che c'è fra coloro che amano i cani e coloro che amano i gatti. Due categorie ben distinte, due filosofie di vita completamente diverse. Adesso però il dovere mi chiama. E' stato bello ritrovarvi. 

Nessun commento:

Posta un commento