sabato 28 gennaio 2006

Beppe Grillo

Lo confesso, sono iscritto al blog di Beppe Grillo (per chi fosse interessato: http://www.beppegrillo.it/index.html), questo comico straordinario che si è recentemente reinventato come geniale "pierino" della politica italiana e accanito difensore dell'ambiente e della salute dei cittadini. Nemmeno tanto recentemente, a pensarci bene, visto che da anni prende a schiaffoni il potere nei suoi spettacoli (peraltro oggetto di inveterata censura in televisione, ma su Sky ogni tanto lo si vede), però adesso usa la rete come strumento d'informazione, proponendosi a un pubblico più vasto. In realtà non condivido esattamente tutto quello che dice, né tutte le battaglie che porta avanti, ma lo apprezzo per il coraggio con cui sa esporsi e per il suo rigore morale. Affronta sempre temi scottanti e lo fa in prima persona, senza reticenze e senza compromessi.

Beppe Grillo definisce gli uomini politici "i nostri dipendenti", visto che sono pagati da noi e stanno dove stanno perché noi ce li abbiamo mandati, delegando loro il compito di rappresentare le nostre istanze. Un'idea della politica al servizio del cittadino che sembra essere diventata obsoleta.
Forse non è più tempo di Don Chisciotte, ma l'idea che qualcuno si ribelli all'idea del potere consolidato e immutabile, al servizio solo di se stesso, mi apre il cuore alla speranza. C'è bisogno di un pensiero non omologato, non passato al tritacarne dei grandi fratelli, non filtrato dalle veline del palazzo.
Vai, Beppe, continua così.

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