venerdì 11 settembre 2009

Otto anni fa, le Torri Gemelle

Otto anni fa ci siamo scoperti all'improvviso vulnerabili.

L'attacco alle torri gemelle di New York è stato un attacco alla nostra presunzione di superiorità, e il loro crollo è stato il crollo delle nostre secolari certezze. Tutto a un tratto abbiamo toccato con mano l'esistenza di un intero mondo di disperati che non hanno nulla da perdere e che sono animati solo da pulsioni elementari e da ideali, perversi quanto si vuole, ma pur sempre ideali. Proprio quelli che noi stiamo perdendo, tramortiti dall'opulenza e dall'effimero. E così ci siamo accorti che intorno a noi c'è una sterminata manovalanza umana disposta a tutto, che nelle mani di gente senza scrupoli si trasforma in una minaccia permanente ai nostri privilegi e al nostro benessere. La guerra santa degli straccioni rischia di essere l'evento che caratterizzerà il primo secolo del terzo millennio, durante il quale verranno al pettine diversi nodi dei quali non ci siamo preoccupati a sufficienza, se non negli ultimi anni, in primis l'esaurimento delle fonti energetiche tradizionali, dell'acqua, del cibo. E non c'è niente che possa fermare un esercito di affamati e di assetati che preme alle nostre frontiere, né leggi né armi. E' come un fiume in piena che rischia di travolgere tutto.

Che cosa abbiamo da opporre alla forza bruta della fame, della povertà e del fanatismo religioso?

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