sabato 9 maggio 2009

Veronica accusa Silvio, Silvio accusa Veronica

Veronica accusa Silvio, Silvio accusa Veronica, e i media ci vanno a nozze.

Non so perché, ma pare che il pubblico nutra un morboso interesse per le vicende intime dei grandi della Terra. Vi ricordate Bill Clinton e il suo pruriginoso incontro con Monica Lewinski? Roba che Hillary doveva solo prenderlo a calci in culo, in privato beninteso, e invece il buon Bill per poco non si è giocato la presidenza degli Stati Uniti.

Sarà forse perché queste piccolezze ce li restituiscono come uomini comuni, con i loro problemi e le loro rogne da grattare. Come a dire: lo vedete, anche loro sono dei poveri cristi come noi. Non è che perché uno si chiama Silvio Berlusconi sta scritto da qualche parte che il suo matrimonio debba essere perfetto. Insomma, anche i ricchi piangono, per rimanere in tema di telenovelas.
Solo che Silvio, da quel grande imbonitore che è, lungi dal piangere, ne approfitta per aumentare i consensi che gli attribuiscono i sondaggi da lui stesso commissionati. Fa la figura del signore, del bravo marito e padre di famiglia alle prese con le isterie uterine di una donna che però ama ancora alla follia e che è dispostissimo a perdonare se lei saprà ravvedersi. Perché Silvio è buono, generoso, un vero esempio per tutti. E Veronica è solo una povera moglie che ha sbagliato, può succedere.
E così, magari, i 65 italiani su 100 che attualmente sono dalla sua parte diventeranno, 70, poi 80, poi 100 e poi ancora di più. Con percentuali che una volta si definivano bulgare e che allora dovranno giocoforza definirsi italiane. Anzi, forzaitaliane.

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