martedì 16 gennaio 2007

Il primo italiano ibernato

Mentre aspettavo il mio turno nell'ambulatorio del mio medico curante, che poi è una donna, ho letto su Panorama che un avvocato friulano sarà il primo italiano a farsi ibernare. Costui, 57 anni, si è rivolto alla Alcor Life Extension Foundation (www.alcor.org), in Arizona, che per la modica somma di 175 mila dollari (circa 135 mila euro) congelerà il suo corpo all'atto della morte e lo conserverà per un tempo indefinito. In attesa di che, non è dato saperlo, e non è nemmeno sicuro che in futuro la scienza sarà in grado di risvegliare dalla morte un corpo umano. Pare che alla Alcor già conservino 80 corpi, tra cui quello di Walt Disney.

Chi ha letto un minimo di fantascienza saprà che il tema è già stato affrontato in numerosi romanzi e racconti, sollevando questioni di ogni genere. Mettiamo che questo signore venga effettivamente risvegliato fra due o trecento anni. Sarà un perfetto estraneo in un mondo che non conosce, e nel quale saranno presumibilmente cambiate molte cose. Non avrà amici né parenti, forse solo qualche lontanissimo discendente. Non avrà denaro, non avrà una casa, non avrà un lavoro. Si ritroverà in un ambiente socioculturale modificato, con differenze climatiche, linguistiche, igieniche e comportamentali, e vivrà magari altri trenta o quarant'anni da perfetto disadattato, una specie di fenomeno da baraccone. Potrà fondare magari un club degli ibernati insieme a Walt Disney e agli altri ospiti del centro e tenere conferenze sulla vita a cavallo fra il ventesimo e il ventunesimo secolo. O magari semplicemente impazzirà, incapace di superare il gap troppo forte fra i due mondi.

E poi, chi deciderà quando sarà il momento di risvegliarlo?

Be', in ogni caso complimenti all'avvocato friulano. E' un coraggioso e un ottimista, oltreché uno che non sa come buttare via i soldi.

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