mercoledì 22 novembre 2006

La legge finanziaria

Mi sono sempre chiesto come mai ogni anno, nella legge finanziaria, i conti non tornino mai. Lasciamo perdere di chi è la colpa, in questo momento non c'interessa. Ma perché non succede mai che non ci sia bisogno di cacciare soldi? Perché non capita mai che il ministro delle finanze, o chi per lui, dica: "Cari italiani, quest'anno abbiamo un disavanzo positivo, più entrate che uscite. Niente nuove tasse, niente aumenti delle sigarette, niente aumento del bollo... e soprattutto niente litigi in parlamento. Anzi, lo sapete che c'è di bello? Che ci avanzano un po' di soldi: mo' ve li ridiamo indietro, eccovi dieci euro a testa, andatevi a mangiare una bella pizza alla faccia nostra."

Fantascienza, naturalmente

Allora dico, da perfetto ignorante, che i casi sono due: o qualcuno lassù non sa fare i conti, oppure c'è qualcosa di perverso nel meccanismo.

Ecco la mia proposta: facciamo un anno una finanziaria da 100 miliardi (di euro, non di lire, ma una tantum, sia chiaro!). Bella pesante, direte voi, e vabbe', tiriamo la cinghia (tanto ci siamo abituati), ma poi vediamo se l'anno successivo riusciamo ad andare in paro. E così ancora gli anni a venire.
Altro che far pagare le tasse a chi non le paga. Quella sì che è fantascienza (e lasciatevi servire da uno che la fantascienza la pratica da quando aveva i calzoni corti).

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