domenica 13 gennaio 2013

Eh, il tempo passa. Ultimamente sono stato un po' pigro, con il mio blog. Il fatto è che mi sono stufato di parlare sempre delle stesse cose, anche se quello che sembrava un morto vivente sta prepotentemente tornando alla ribalta, anche grazie alla stupidità di chi gli offre paloscenici nei quali il suddetto si trova perfettamente a suo agio. Ci aspetta un mese di campagna elettorale tutta da vivere.
Ieri però mi ha colpito una cosa, apparentemente stupida, ma sulla quale vale forse la pena di rifettere. Dunque, ho scoperto per caso una mela che avevo dimenticato di avere. Si era mimetizzata fingendosi una cipolla dentro un contenitore in dispensa. Quella mela l'avevo acquistata circa due mesi fa e mi ero dimenticato della sua esistenza (o forse lei aveva pensato bene di prolungare la sua esistenza occultandosi in quel modo).
Orbene, ancorché un po' molliccia, non dimostrava la minima traccia di usura del tempo. Per dirla tutta, non era andata a male. L'ho mangiata e sapeva ancora di mela, anche se con uno strano retrogusto un po' amarognolo.
Be', ho pensato, ma che cavolo ci mettono nelle mele per farle durare così a lungo, il viagra? Insomma, che accidenti arriva sulle nostre tavole? E lo faranno solo con le mele, o anche con altri prodotti? Più probabile la seconda.
Ma poi mi sono detto: caro Maurizio, sei un coglione. Fumi come un turco e ti preoccupi di qualche conservante alimentare?
Prendo atto dell'incoerenza, ma quella mela mi ha sollevato dubbi esistenziali.

2 commenti:

  1. Ma dai, che in Australia ne hanno inventata una che resiste 4 mesi... la tua cos'e', al confronto?

    http://www.treehugger.com/green-food/scientists-develop-rot-proof-apple-that-stays-fresh-for-4-months.html

    ...magari il Berlusca potrebbe essere interessato a questa ricerca!!!

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  2. io so che le mele dei miei alberi durano al massimo 15 giorni, quindi se ti va bene è semplice cera, miscelata con sostanze estratte dai gusci di crostacei gamberi e vari che sigillano i pori per impedire che entri aria, se ti va male, ed è più rapido ed efficace, sono sostanze chimiche che purtroppo penetrano nella buccia e quindi non è più sufficiente nemmeno sbucciare la frutta. Nel primo caso basterebbe una soluzione di bicarbonato che sciolga la cera e si potrebbero addirittura mangiare con la buccia, nel secondo caso, più comune, particolarmente in frutti come le arance ed i limoni le cui bucce si usano per aromatizzare, dovrebbe essere scritto sull'etichetta "buccia non edule", ma chi legge le etichette?

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