domenica 9 dicembre 2012

Il ritorno della mummia.
Così titola il quotidiano francese Liberation. Effettivamente in quest'uomo c'è qualcosa di insano, di innaturale, di malato. E' un personaggio che sarebbe piaciuto a Dick, creatore di cattivi assoluti. Che però hanno almeno il fascino dell'angelo caduto, quella grandezza titanica che ne fa degi eroi, negativi, ma pur sempre eroi. Penso a Palmer Eldritch, l'uomo segnato da tre stimmate che dispensa paradisi artificiali e gioca con le vite degli uomini, oppure a Felix Buckman, tormentato da un rapporto incestuoso ma che ha tanto bisogno d'amore, o ancora a Stanton Brose, che sopravvive grazie a continui trapianti requisendo tutti gli organi artificiali.
No, quest'uomo, quest'uomo piccolo non solo dal punto di vista della statura, è un cattivo da videogioco, un costrutto che sembra assemblato in laboratorio e che comincia a tradire i cattivi effetti del processo entropico. Fra un po' comincerà a ronzare sinistramente e a emettere fumo.
Eppure c'è ancora chi crede in lui, chi ha accettato la sua ignobile scelta di staccare la spina al governo Monti, chi lo vede ancora come il salvatore della patria. Mentre invece è uno che pensa solo a se stesso, ai propri meschini interessi, e il fatto che lo faccia in maniera così palese, così sfacciata, significa che si sente ancora invincibile.
E' ancora un pericolo: per favore, qualcuno stacchi la spina a lui!

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