mercoledì 19 agosto 2009

Nulla è cambiato intorno a me

Anche Chiara è ripartita.

Mi guardo un po' intorno e vedo che nulla è cambiato. Non solo in politica, dove peraltro sembra piuttosto attuale la famosa battuta di Tomasi di Lampedusa ne Il Gattopardo (cambiare tutto per non cambiare nulla perché tutto resti come prima) ma anche nella vita quotidiana, con i consueti allarmismi sul caldo e sul traffico, le amenità balneari, cui si deve aggiungere la sempre più frenetica corsa al famigerato 6 del Superenalotto, che non esce mai, e che spero non esca mai, così il popolo bue forse se la pianterà di regalare soldi allo stato.

Quanto alla politica, ho l'impressione che il rozzo (ma forse non ancora del tutto rincoglionito) Bossi si stia divertendo a gettare sassi nello stagno. Getta il sasso e ritira la mano, ma intanto si parla di dialetti, di inni regionali e di altre minchiate del genere, e così la sua Lega guadagna consensi, e nel contempo ci si avvia verso un'Italia sempre più divisa, direi prerisorgimentale, in una sorta di Spedizione dei Mille al contrario volta a restaurare un Ancien Regime che fa comodo a molti. Berlusconi si gratta infastidito le sue piccole rogne da libertino non dichiarato, il PD si domanda ancora chi sia e che cosa voglia veramente (speriamo che lo capisca almeno prima del 2013), e tanto per gradire stanno già cominciando a cementificare l'Abruzzo (qualcuno ne dubitava?) santificato dal G8 e già sacrificato sul'altare della ricostruzione a tempo di record.

Quanto al Superenalotto, invece, non posso fare a meno di notare come la faccenda stia veramente diventando scandalosa. C'è gente che si indebita, che si vende la macchina, la casa, la liquidazione, magari la moglie o la figlia. Non glielo ha ancora spiegato nessuno che le probabilità di vincere sono infime? E se anche qualcuno vincesse quei famigerati 140 milioni, che se ne farà? Che cosa diventerà la sua vita, dopo? Dovrà campare in eterno senza mai rivelare a nessuno, o quasi, la fortuna che gli è capitata, diventerà un clandestino, un fantasma senza identità, oppure magari dovrà trasferirsi in qualche paradiso fiscale. Diventerà un ricco emigrante che camperà di rendita e morirà di noia, nella migliore delle ipotesi.

Per quanto mi riguarda non ho mai nemmeno comprato un gratta e vinci, e ne vado fiero.

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