lunedì 5 febbraio 2007

Violenza negli stadi

Adesso che a Catania c'è scappato il morto, si riparte con la fiera delle banalità, del già detto e mai fatto. Il solito teatrino di chi si scandalizza, di chi moralizza, di chi tira fuori le motivazioni più improbabili e le soluzioni più demagogiche. Parla chi dovrebbe stare zitto e tace chi invece dovrebbe parlare. O meglio, chi dovrebbe mettere (o far mettere) in pratica leggi che già ci sono.

Perché è questo, in sostanza, il nocciolo del problema. Fare applicare la legge, e se non ce n'è una adatta farla subito ex novo. Come è successo in Inghilterra, dove il cancro della violenza negli stadi è stato azzerato da anni. Una legge chiara, severa, sempre applicata. Se sbagli paghi, subito e fino in fondo. Senza condoni, condizionali, indulti e pietismi di sorta. Non deve essere più ammissibile che se io vado allo stadio mi frugano pure nelle mutande, ma poi spuntano fuori chissà come bastoni, fumogeni e armi improprie di ogni tipo.

La mia paura è che fra qualche settimana tutto il bla bla di questi giorni sarà solo un ricordo. Fino alla prossima vittima.

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