Mentre il padreterno continua ad affogarci di pioggia, io passo spesso il tempo a tradurre.
Non vi ho mai parlato della mia attività di traduttore (seconda solo a quella
di bibliotecario) per troppa modestia, ma ormai dura da oltre trent'anni, nel
corso dei quali ho tradotto quasi sempre fantascienza. Non tantissimo, diciamo
una cinquantina di romanzi e un duecento racconti, ma sempre con grande
piacere.
Tradurre
è a suo modo una forma di creazione, e se ci pensate bene senza i traduttori
nessuno (o quasi) avrebbe mai potuto leggere, potrebbe leggere o leggerà la
grande maggioranza dei libri pubblicati. Tutti, cioè, meno quelli scritti in
italiano. E così quando leggete un libro di un autore straniero, fate un
pensierino a colui che vi ha reso possibile la lettura.
Detto
questo, doverosamente per una categoria in genere ignorata, aggiungo che ho
appena finito di tradurre un romanzo di Joe Lansdale. E' uno scrittore
americano (anzi texano, come Bush, ma con idee per fortuna diverse dalle sue)
che scrive mescolando i generi. E non generi alti, si badi bene, ma i più
popolari, i più trash, i più spazzatura che si possa immaginare: horror,
western, fantastico, giallo, noir, avventura. Mescola tutto e ne viene fuori un
prodotto che... be', dovete leggerlo per capire.
E' uno spasso. Tanto per rendervi l'idea, vi cito un pezzetto da quella che
forse è la sua opera più famosa: la trilogia del Drive In. Si svolge in gran
parte all'interno di un grande cinema all'aperto americano (anzi texano) dove
ai protagonisti ne succedono di tutti i colori.
Ecco l'incipit (più o meno) del secondo romanzo: Un giorno, d'improvviso,
uno si trova ad aver finito le scuole superiori, felice come un bruco nella
cacca; si sveglia con l'uccello duro, passa le giornate seduto con le mutande
macchiate di piscia e i piedi appoggiati sopra la bocchetta del condizionatore,
con l'aria fredda che gli soffia sulle palle, e la prima cosa che gli succede è
che viene crocifisso. (Il perché lo scopriremo in seguito).
Riuscite
a immaginare una descrizione più vivida di un adolescente americano (anzi
texano) nella sua prima estate da ex studente? Ecco, Lansdale è quasi sempre
così: irriverente, sboccato, pieno di paragoni fantasiosi, nudo e crudo nella
sua prosa essenziale, pieno di idee e sempre pronto a rimescolare le carte in
tavola. Diciamo che è per la letteratura ciò che Quentin Tarantino è per il
cinema. Nel romanzo che ho appena finito di tradurre, per esempio, che si
chiama Zeppelins West e non so che titolo avrà in italiano, ritroviamo
tutti insieme personaggi come Buffalo Bill, Wild Bill Hickock, Toro Seduto, Il
capitano Nemo con il suo Nautilus e il dottor Moreau con le sue bestie (questi
ultimi due sotto mentite spoglie), e poi ancora la creatura di Frankenstein,
l'Uomo di latta del Mago di Oz, Dracula il vampiro e forse me ne scordo
qualcuno. E' un pastiche incredibile e grottesco, ma godibilissimo. Letteratura
popolare, appunto, ma della più bell'acqua.
In quello che ho tradotto un paio di mesi fa (dovrebbe chiamarsi La morte
ci segue, o qualcosa del genere, e credo sia già stato pubblicato) c'era
addirittura una cittadina del West messa a ferro e fuoco da un'orda di zombies.
Sangue, sbudellamenti e sparatorie a tutto spiano.
Per la cronaca, i romanzi di Lansdale sono pubblicati da Einaudi e da Fanucci
(il mio editore).
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