Anche Chiara è ripartita.
Mi guardo un po' intorno e vedo
che nulla è cambiato. Non solo in politica, dove peraltro sembra piuttosto
attuale la famosa battuta di Tomasi di Lampedusa ne Il Gattopardo (cambiare tutto per non cambiare nulla perché tutto resti come
prima) ma anche nella vita quotidiana, con i consueti allarmismi sul caldo e
sul traffico, le amenità balneari, cui si deve aggiungere la sempre più
frenetica corsa al famigerato 6 del Superenalotto, che non esce mai, e che
spero non esca mai, così il popolo bue forse se la pianterà di regalare soldi
allo stato.
Quanto alla politica, ho
l'impressione che il rozzo (ma forse non ancora del tutto rincoglionito) Bossi
si stia divertendo a gettare sassi nello stagno. Getta il sasso e ritira la
mano, ma intanto si parla di dialetti, di inni regionali e di altre minchiate
del genere, e così la sua Lega guadagna consensi, e nel contempo ci si avvia
verso un'Italia sempre più divisa, direi prerisorgimentale, in una sorta di
Spedizione dei Mille al contrario volta a restaurare un Ancien Regime che fa
comodo a molti. Berlusconi si gratta infastidito le sue piccole rogne da libertino
non dichiarato, il PD si domanda ancora chi sia e che cosa voglia veramente
(speriamo che lo capisca almeno prima del 2013), e tanto per gradire stanno già
cominciando a cementificare l'Abruzzo (qualcuno ne dubitava?) santificato dal
G8 e già sacrificato sul'altare della ricostruzione a tempo di record.
Quanto al Superenalotto, invece,
non posso fare a meno di notare come la faccenda stia veramente diventando
scandalosa. C'è gente che si indebita, che si vende la macchina, la casa, la
liquidazione, magari la moglie o la figlia. Non glielo ha ancora spiegato
nessuno che le probabilità di vincere sono infime? E se anche qualcuno vincesse
quei famigerati 140 milioni, che se ne farà? Che cosa diventerà la sua vita,
dopo? Dovrà campare in eterno senza mai rivelare a nessuno, o quasi, la fortuna
che gli è capitata, diventerà un clandestino, un fantasma senza identità,
oppure magari dovrà trasferirsi in qualche paradiso fiscale. Diventerà un ricco
emigrante che camperà di rendita e morirà di noia, nella migliore delle
ipotesi.
Per quanto mi riguarda non ho mai
nemmeno comprato un gratta e vinci, e ne vado fiero.
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