Mi si chiede da più parti... be', non esageriamo, mi si chiede da almeno due parti di esprimere il mio pensiero sull'elezione di Obama.
Premesso
che la mia opinione vale quello che vale, penso che tutti siamo d'accordo
sull'assunto: meglio Obama che McCain. E che siamo anche d'accordo sull'altro
assunto: peggio di Bush jr. nessuno potrà fare. Probabilmente anche il povero
McCain sarebbe stato un presidente migliore.
Detto questo, però, non posso non esprimere anche una sensazione a fior di
pelle. Obama è giovane, bello e abbronzato... oops, volevo dire di colore. E'
troppo giovane, bello e di colore per essere vero. Sembra costruito su misura
per andare incontro a istanze di rinnovamento sul piano anagrafico, estetico e
razziale. Insomma, il presidente che tutti (o quasi) si auguravano dopo gli
otto anni di grigiore dell'era Bush.
Non
sarà forse un'operazione di facciata, un calcolato lavoro di maquillage, in
sostanza la creazione del primo presidente degli Stati Uniti esclusivamente e
totalmente mediatico, magari solo un bel burattino nelle mani di chi scuce i
soldi? Perché di soldi ne ha spesi una valanga, il buon Obama, e non erano per
niente suoi. Normale amministrazione, nelle elezioni americane: ci sono sempre
degli sponsor che finanziano i candidati. Ma in cambio che chiedono? Che
garanzia abbiamo che questo neopresidente dall'aria di bravo ragazzo (un po'
kennediano, vogliamo dirlo?) sappia tirar fuori l'esperienza, il coraggio e la
forza di scegliere veramente da solo?
Certo,
dietro un presidente USA c'è sempre uno staff di superesperti al suo servizio
(l'ho imparato in molti telefilm americani, tipo "24", e anche lì c'è
un presidente nero, anzi ce ne sono due, perché il primo viene ammazzato), e
dunque le sue decisioni in politica estera e in politica interna non sono mai
del tutto sue, ma di un insieme di persone che però è lui a dover scegliere. E
in un momento storico delicato come questo non ci si può più permettere di
sbagliare.
Staremo
a vedere. Per il momento godiamoci la festa anche noi. Come ha fatto il nostro
premier, il quale deve avere una vocazione all'avanspettacolo, perché ogni
tanto se ne esce con qualche battuta. Il problema è che nessuno le capisce, e
allora è meglio che cambi mestiere (né politica né spettacolo, mi verrebbe da
dire, ma nella vita non si può avere tutto).
Aridatece
Totò.
Nessun commento:
Posta un commento