Domani, 21 gennaio, dovrò innaffiare le mie piante. Sembra un'eresia, ma è così. Sono sofferenti per mancanza d'acqua, pur trovandosi in piena campagna, all'aperto.
Ieri
sera me ne stavo fuori casa in maglietta, e mi sembrava settembre/ottobre.
L'uragano Kyrill è arrivato smorzato anche da me, rovesciando fioriere e
facendo sbattere porte e finestre. Ma nel nord Europa ha causato sfracelli e
vittime innocenti. Che sta succedendo?
C'è
qualcosa che non va nell'orologio della natura. Le previsioni dicono che la
prossima settimana arriverà il freddo, ma lo dicono da tempo e finché non lo
vedo non ci credo. Se anche fosse così, però, non cambia di una virgola la
sostanza delle cose.
Saremo
stati noi a provocare queste anomalie climatologiche? O è semplicemente
un'evoluzione naturale, un progressivo surriscaldamento del pianeta?
Probabilmente un po' tutte e due le cose, più molte altre. Ma non sono molto
ottimista sul futuro.
Tempo
fa ho scritto un raccontino sul tema, magari un giorno ve lo farò leggere. Vi
si parla di un paese malato e boccheggiante in cui l'acqua è diventata un bene
prezioso e in cui si tenta di sopravvivere al caldo, alla carenza di prodotti
alimentari freschi, alla caduta dei valori.
L'avevo concepito come una storia di fantascienza, ma mi sa che mi sono
sbagliato. La fantascienza è già qui.
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