Ma che razza di vita è quella di Piergiorgio Welby? E' una vita che valga la pena di difendere? E' una vita che valga la pena di essere vissuta? Secondo me no. Completamente paralizzato, attaccato a una macchina che lo fa respirare, è solo un cervello in un corpo già morto. E per di più soffre pure, e rischia ugualmente di morire soffocato perché è vittima di apnee notturne che gli bloccano la respirazione.
Riuscite a immaginare che cosa possa significare vivere in questo modo?
Riuscite a immaginare l'orrore di giorni e giorni passati lì a pensare e basta,
il vuoto totale di un'esistenza che non ha alcun rapporto fisico col mondo
esterno?
Un
uomo che non può parlare, ascoltare, toccare, annusare, assaporare, muoversi,
che uomo è?
Leggevo la giustificazione del medico che si rifiuta di staccare la macchina.
Per carità, capisco anche lui, ma sentite quello che ha detto in proposito:
Su richiesta del paziente, rispettandone la volontà ed essendo egli
lucido, dovrei staccare e sedare per evitare sofferenze. Nel momento che il
paziente è sedato e quindi non è più in grado di decidere, risultando in
pericolo di vita dovrei procedere immediatamente a riattaccarlo e ristabilire
la respirazione. Pertanto sono obbligato per legge a rispettare la volontà, ma
allo stesso tempo sono obbligato a rispettare la legge nel momento che perde
conoscenza e quindi non è più in grado di decidere.
Un bel cavillo filosofico, eh? Un po' come il famoso Comma 22 che recitava:
se sei pazzo puoi chiedere di non andare in guerra, ma se chiedi di non andare
in guerra non sei pazzo, dunque...
Io credo che ognuno abbia il diritto di decidere autonomamente, in casi come
questi, e che la sua volontà debba essere rispettata. E se io dico, quando sono
lucido, che voglio morire, la mia scelta deve rimanere valida anche quando non
sono più lucido. Non si può giocare con le parole sulla vita di un uomo. E
questo governo, che si dice progressista, deve finalmente prendere una decisione.
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