"Lo so che è banale, ma non posso esimermi dal formulare ai miei quarantacinque lettori i migliori auguri (politically correct) di una serena transizione dal 2005 al 2006, attraverso un Natale meno frenetico e consumista del solito. Che sia per tutti un anno di pace e rispetto reciproco. Di buona sorte e buoni sentimenti. Di cose semplici. Di curiosità e stupore per quello che verrà. Di desideri realizzati e speranze esaudite. Di parole sussurrate più che urlate. Di educazione e moderazione. Spero di non chiedere troppo".
Confermo
tutto, parola per parola. Anche se a ben vedere non è che il mio auspicio si
sia realizzato del tutto. C'è sempre troppa gente che strilla, o che parla
quando farebbe meglio a stare zitta. C'è sempre meno pace e meno rispetto.
Ma
si sa, io sono un ottimista e continuo a sperare che le cose vadano meglio.
Pace e serenità a tutti.
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