Vi ricordate l'omino di Altan minacciato di sodomizzazione da un tizio con l'ombrello? Ecco, io mi sento come lui. A rischio di violenza. Legalizzata.
Non
ho stappato una bottiglia di spumante quando Berlusconi si è dimesso. No, non
era così che doveva andare, dovevano essere gli italiani a cacciarlo via a
calci in culo, alle urne. Invece se l'è cavata alla grande, da quel
furbacchione che è, spacciandosi per un eroe che rinuncia disinteressatamente
all'esercizio del suo diritto di governare. Così ottiene due risultati: molla
la patata bollente a qualcun altro e intanto può riorganizzarsi in vista delle
elezioni del 2013. Perché non c'è dubbio che, chiunque si facesse carico di
guidare l'Italia in questo momento, aveva solo da rimetterci: mala tempora
currunt, e continuano a dirci che se vogliamo salvarci è necessario fare
dei sacrifici. E così meglio un Monti qualsiasi, che farà macelleria
finanziaria senza doverne rendere conto a nessun elettore, anzi fra quindici
mesi se ne andrà come salvatore della patria lasciando gli italiani in
ginocchio in nome di un'idea di Europa sempre più astratta, sempre più lontana
dalla gente, sempre più nelle mani di poteri forti che in un modo o
nell'altro trovano comunque il modo di diventare più forti.
Bersani
si è ben guardato anche lui dal proporsi, con il suo indecifrabile e
frammentato PD, e ringrazia il cielo di avere un po' di tempo per mettere
qualche toppa. Tutti stanno alla finestra, anche Casini, anche Di Pietro, anche
Vendola, perché sanno che da una situazione del genere hanno solo da
guadagnare, tanto a loro che gliene frega, hanno comunque i loro privilegi di
parlamentari e possono permettersi di sopportare qualche (piccolo) sacrificio
economico. Devo dire, con qualche rammarico, che l'unico coerente è stato
Bossi, sia pure per motivi non certo disinteressati. Ma almeno gli si deve
riconoscere di avere assunto una posizione chiara e forte. E' triste dirlo, ma
secondo me
E
così aspettiamoci lacrime e sangue, alla stregua di una Grecia qualsiasi.
Aspettiamoci quindici mesi di sofferenza senza nemmeno potersela prendere con
Berlusconi o con qualcun altro dei suoi accoliti. Porgi il culo e taci! Ecco
come siamo ridotti.
Certo,
Monti non è Berlusconi. E' un signore, non fa battute, non commette gaffe, non
ha il suo harem. Con quell'aria da nobiluomo di una volta, con il suo eloquio
suadente, con il suo carisma di uomo al di sopra delle parti sembra il nonno a
cui non si può non volere bene. Severo, ma imparziale. Quello che farà sarà
giusto per definizione, perché non gli si possono attribuire secondi fini, non
ha conflitti di interesse, non ha bisogno di ricorrere a legittimi impedimenti
per salvarsi da qualche processo. Farà quello che deve perché così è scritto che
sia. Amen.
Ah,
a proposito di legittimo impedimento, questo interregno capita a fagiolo per
Berlusconi. Scatenerà il suo esercito di avvocati strapagati per attaccarsi a
ogni minimo cavillo giuridico (sfruttando anche leggi che si è fatto approvare
ad hoc) e per ottenere rinvii, sospensioni, prescrizioni e quant'altro. Così
nella primavera del 2013 ce lo ritroveremo più bello e più giovane a guidare
l'orda dei vandali che spazzerà via per sempre ogni parvenza di libertà
democratica in un'Italia prostrata, ma orgogliosamente ancora in Europa.
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