Tempo fa ho ricevuto una medaglia miracolosa. Per posta. Da una sedicente Associazione Madonna di Fatima eccetera eccetera. Allegata c'era una lettera nella quale si dice che "se porterò al collo, con fiducia, la medaglia riceverò grazie straordinarie". Chissà chi gli avrà dato il mio indirizzo.
La storia comincia nel 1830, quando
Questa
associazione, da quanto risulta scritto nella lettera allegata, ha già fatto
coniare due milioni di medaglie da diffondere entro la fine dell'anno (2009).
Un impegno oneroso, ma nella lettera non si chiede (quasi) nulla in cambio:
solo di collaborare con un eventuale contributo volontario (dai 5 euro in su),
e di divulgare l'iniziativa fra parenti e amici. Bollettino di conto corrente
allegato, naturalmente.
Ora io non ho nulla contro i credenti, non ho nulla contro la religione (le
religioni). Mi stanno bene tutte, e mi stanno bene tutti i profeti e i messia
di varia estrazione, purché non diano di matto. Quello che mi disturba è che si
tenti di carpire la buona fede della gente (e sappiamo tutti quanto la gente
sia ingenua) con una medaglietta che costerà cinquanta centesimi e che promette
miracoli a chi la indossa.
Non
a caso ho appena finito di leggere un libro che si chiama "La santa casta
del Vaticano", dove se ne raccontano di cotte e di crude, dai tempi di San
Pietro fino a oggi, perpetrate in nome di Cristo morto in croce da piccoli e
grandi truffatori all'ombra, o sotto l'ombrello, o con la complicità
implicita o esplicita della Chiesa cattolica. Roba che Berlusconi ci fa la
figura del chierichetto.
Se qualcuno fosse interessato gli posso fornire il recapito dell'associazione.
Ah,
dimenticavo, la medaglia è già benedetta.
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