Fra le leggende metropolitane che circolano le più affascinanti sono quelle relative alla presunta falsità della morte di personaggi celebri. Elvis Presley, tanto per cominciare. Oppure John Kennedy, o Moana Pozzi. Se ne parla da sempre, e non si è mai riusciti a stabilire quanto di vero ci sia. Ma l'esistenza di un complotto vero e proprio ordito dall'alto per eliminare fisicamente personaggi scomodi facendo apparire la loro morte come un evento naturale è qualcosa che non conoscevo. Una leggenda metropolitana anch'essa, forse, ma l'altra sera ho visto su un canale Sky un interessante servizio a cura di Carlo Lucarelli che mi ha lasciato di sasso.
J27.
Così si chiamerebbe questo complotto, organizzato a quanto pare dalla Cia. J dall'iniziale
del nome o del cognome delle vittime, 27 dall'età in cui sono state uccise.
Qualche esempio? Janis Joplin, Jimi Hendrix, Brian Jones, Jim Morrison, e più
tardi John Lennon e Kurt Cobain. I primi quattro sono morti per cause
apparentemente naturali (overdose, per lo più), quando non avevano compiuto
ancora 28 anni e tutti a cavallo fra la fine degli anni sessanta e l'inizio
degli anni settanta. John Lennon ne aveva un po' di più, ma aveva
Pare
che a capo di questa segretissima sezione della CIA ci fosse, proprio in quegli
anni, un signore la cui figlia era morta giovanissima per droga. Sconvolto
dalla perdita, aveva organizzato una sorta di personalissima crociata per
eliminare coloro che riteneva cattivi maestri per i giovani.
Ma non finisce qui. Nella primavera del 1971 Jim Morrison era a Parigi. Pare
che si fosse rifugiato in Europa perché aveva sentito puzza di bruciato. Il 3
luglio di quello stesso anno fu trovato morto nella vasca da bagno della sua
casa parigina. Causa ufficiale della morte: overdose. Nessuna autopsia.
Questa la storia come ci viene raccontata. Ma Lucarelli ce ne racconta una
diversa. Morrison si sarebbe messo d'accordo con
E lo
sapete con quale nome sarebbe rispuntato? Con quello di Barry Manilow, cantante
pop di grande successo commerciale (soprattutto con una canzone chiamata
"Mandy", ve la ricordate?), guarda caso emerso dal nulla proprio nel
1973, quando Morrison avrebbe terminato di farsi cambiare i connotati. Stesso
anno di nascita (1943), stessa corporatura, stessa impronta vocale.
Due modi di concepire la musica che diversi non si può, ma tant'è. Ci sono
diverse testimonianze in merito, addirittura di persone che sostengono di avere
parlato con lui.
Leggende
metropolitane, appunto. Crederci o meno è sono un atto di fede, in fondo.
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