Non ho mai capito niente delle donne. Mi sono sempre limitato a guardarle, ho nutrito per loro una reverente ammirazione, ma senza mai veramente giungere al mistero del femminino, e questo spiega i miei frequenti fallimenti sentimentali.
E'
forse per questo che non ho mai dato eccesiva considerazione alla festa della
donna. Perché è proprio in quel giorno che le donne offrono il peggio di sé,
concedendosi al vuoto rituale dell'omaggio e della beatificazione, partecipando
(loro per prime poco convinte, forse) alle illusorie evasioni fatte di mimose,
innocenti scappatelle in pizzeria e squallidi spogliarelli maschili. Che poi, a
ben vedere, sono proprio le armi con cui gli uomini riaffermano il proprio
status di maschi dominatori anche in questo giorno fin troppo santificato dai
media e dai lupi del consumo di massa.
Perciò domani non festeggerò le donne. Continuerò a guardarle, a subire il loro
fascino, a stupirmi della loro intrigante natura e a illudermi di riuscire
prima o poi svelare il loro segreto.
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