Ahi, com'è forte la tentazione di dire "al rogo, al rogo!" quando si sentono brutte storie come quella del piccolo Tommaso. Per me (per tutti, spero) è impensabile già solo l'idea di rapire un bambino, di strapparlo alla sua famiglia, di creargli nel migliore dei casi un trauma dal quale forse non si riprenderà mai. Figuriamoci ucciderlo, o lasciare che, per imprudenza, menefreghismo o semplice incapacità, perda la vita. Ce l'ho avuta anch'io quella tentazione, e ce l'ho ancora, mi impedisce di cedervi non tanto l'idea che ogni criminale sia redimibile (hanno voglia a redimersi, gli assassini di Tommaso) quanto la prospettiva che, una volta aperta la porta, diventi impossibile richiuderla
E allora che dire? Niente. Spero solo che fra qualche
anno, fra benefici di legge, buona condotta e condoni, non ce li ritroveremo
fra i piedi riaprendo le stucchevoli tavole rotonde sulla giustizia ingiusta.
E' troppo chiedere che esseri così abominevoli crepino in galera?
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