E' stata un'estate lunga e faticosa, allietata dalla presenza di Lolo & family, trascorsa fra Macerata e Bracciano e conclusa alla grande con la macchina che ha pensato bene di fare i capricci e di piantarmi sul più bello. Adesso è ancora a Bracciano, dal meccanico, e attendo con ansia la sentenza, che tuttavia so già non essere mite. D'altra parte, come dice il saggio, meglio lei che io. Ovvero, le macchine si aggiustano e si cambiano, mentre le persone si aggiustano, ma spesso a prezzi assai più alti, e qualche volta nemmeno il più bravo meccanico riesce a rimetterle in sesto.
Sono
rimasto stupito dal carattere di Lolo. E' un bambino solare, fondamentalmente
sereno e vivace, molto portato alla socializzazione, ma che sembra a volte
immerso in profonde meditazioni. Come se, costretto dagli eventi a mettere
insieme due mondi così lontani, due lingue così diverse, dovesse fare paziente
opera di rielaborazione, mettere a posto i pezzi nel suo cervello ingombro di
informazioni contrastanti. In effetti deve fare una fatica doppia, rispetto
agli altri bambini. Sono davvero curioso di seguirlo nel suo percorso di
crescita, per quel poco che posso fare da questa distanza.
Ho scoperto anche di essere sempre più a corto di energie, un po' perché fumo,
un po' perché faccio poco movimento, un po' perché gli anni cominciano a pesare
anche a me. Pian piano sto cercando di rimettermi in sesto: ho ridotto il fumo
(adesso mi sono imposto una sigaretta ogni ora, dimezzando così drasticamente
il totale quotidiano), cerco di stare attento a quello che mangio (non
esattamente una dieta, ma riduzione o eliminazione dei prodotti più a rischio),
e riprenderò ben presto a fare un po' di cyclette (già, sono così pigro che pur
abitando in campagna e potendo disporre di aria buona e strade senza macchine,
non muovo mai un passo al di fuori di casa).
Peccato
che l'estate stia finendo. Le buone intenzioni mi riescono sempre meglio nella
bella stagione.
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