A pensarci bene era quasi inevitabile.
Se l'articolo 3 della
Costituzione afferma che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla
giustizia, non si capisce per quale motivo ce ne debbano essere alcuni
(quattro, per la precisione) che vengono sottratti a questa norma. L'idea che i
nostri uomini politici (anche se si tratta delle più alte cariche dello stato)
possano in qualche modo godere di una sorta di impunità/immunità per eventuali
reati da loro commessi è semplicemente aberrante. Anzi, da loro ci si aspetta
che siano specchi di virtù, esempi per tutti coloro che essi governano, anzi
dai quali hanno ricevuto il mandato a governare.
In un paese civile sarebbe così. In un paese civile non ci sarebbero nemmeno
imputati o addirittura condannati in via definitiva nelle aule di Montecitorio
e di Palazzo Madama. In un paese civile non ci sarebbe posto al governo per un
uomo che ha subito un'infinità di processi per i reati più vari, quasi tutti
conclusi per sovvenuta prescrizione. A mio modo di vedere una prescrizione non
equivale a una dichiarazione di innocenza. Il dubbio rimane perché non c'è
stata una sentenza in fatto di colpevolezza o meno, ma solo la scappatoia di un
cavillo legale. Tra l'altro qualcuno mi deve spiegare come si concilia l'idea
stessa della prescrizione in un paese come l'Italia nel quale i processi hanno
tempi biblici e chi ha i soldi per pagarsi dei buoni avvocati (200 milioni di
euro, ha speso in vertenze legali il nostro cavaliere senza macchia e senza
paura per sua stessa ammissione) trova sempre il modo per cavarsela. Il suo galoppino
Ghedini ha affermato che sono già al lavoro per mettere i bastoni fra le ruote
alla giustizia nei due processi che improvvisamente si sono riaperti. Tutto
legale, per carità, le leggi lo consentono. Intanto quasi un anno e mezzo lo
hanno già guadagnato.
Be', che dire? Una cosa è certa. Per me uno che si salva il culo grazie ai
cavilli giuridici non è innocente. Ma forse il cavaliere sta incominciando a
pensare che non gli andrà sempre tutto liscio e che a furia di fare il furbo
troverà prima o poi qualcuno più furbo di lui che lo concerà per le feste. Non
si spiegherebbero altrimenti le sue reazioni sgangherate alla bocciatura del
Lodo Alfano, gli insulti rivolti a questo e a quello e le sue patetiche
esibizioni di machismo alla Chuck Norris.
Il problema casomai è che purtroppo in Italia non esiste una valida alternativa
politica. Buttiamo giù dalla torre Berlusconi e poi che facciamo? Ma questa è
un'altra storia.
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